Quinta e sesta malattia nei bambini: le malattie esantematiche, come la quinta e la sesta malattia, sono infezioni comuni nei bambini, ma spesso possono essere confuse tra loro. Entrambe si manifestano con febbre ed esantemi (macchie rosse sulla pelle), ma le cause, i sintomi e il decorso sono distinti.
In questo articolo, esploreremo i “trucchi” per distinguere la quinta dalla sesta malattia, analizzandone le caratteristiche principali e fornendo utili consigli per la gestione di entrambe.
Cos’è la quinta malattia?
La quinta malattia, conosciuta anche come eritema infettivo, è causata dal Parvovirus B19. Colpisce prevalentemente i bambini tra i 5 e i 15 anni, ma può interessare anche gli adulti.
Sintomi principali della quinta malattia:
- Arrossamento del viso: un tipico “effetto guancia schiaffeggiata” che dà alla pelle un colore rosso intenso.
- Esantema su corpo e arti: dopo l’arrossamento facciale, compaiono macchie rosse su tronco, braccia e gambe, spesso con un aspetto reticolato.
- Febbre lieve o assente.
- Prurito: più comune nei bambini più grandi e negli adulti.
La quinta malattia ha generalmente un decorso benigno e scompare spontaneamente in pochi giorni.
Cos’è la sesta malattia?
La sesta malattia, nota anche come esantema critico o rosolia infantile, è causata dal virus Herpesvirus umano tipo 6 (HHV-6). È più comune nei bambini piccoli, generalmente sotto i 2 anni.
Sintomi principali della sesta malattia:
- Febbre alta improvvisa: spesso superiore ai 39°C e di durata compresa tra 3 e 5 giorni.
- Esantema post-febbrile: una volta che la febbre cala bruscamente, compaiono macchie rosa su tronco, collo e viso.
- Irritabilità e perdita di appetito: tipici nei giorni di febbre.
A differenza della quinta, la sesta si presenta con una febbre iniziale marcata, seguita dall’eruzione cutanea.
Come distinguerle
Per non confonderle, è utile considerare:
1. Età del bambino
- La quinta colpisce prevalentemente bambini in età scolare (5-15 anni).
- La sesta interessa principalmente bambini sotto i 2 anni.
2. Andamento della febbre
- Nella quinta, la febbre è lieve o assente.
- Nella sesta, la febbre è alta e rappresenta il primo sintomo.
3. Tipo di esantema
- La quinta si manifesta con arrossamenti intensi sulle guance e un esantema più diffuso sul corpo.
- La sesta presenta un esantema che appare solo dopo la scomparsa della febbre ed è di colore rosa pallido.
4. Altri sintomi
- Prurito e stanchezza sono più comuni nella quinta malattia.
- Irritabilità e inappetenza sono segni distintivi della sesta malattia.

Come si trasmettono?
Entrambe le malattie si trasmettono tramite:
- Droplets: goccioline emesse con tosse o starnuti.
- Contatto diretto: con saliva o secrezioni infette.
La contagiosità è maggiore nei primi giorni dell’infezione, spesso prima che compaiano i sintomi evidenti.
Trattamento e gestione
Quinta malattia
La quinta non richiede solitamente cure specifiche, ma è possibile alleviare i sintomi con:
- Antipiretici: in caso di febbre.
- Antistaminici: per ridurre il prurito.
- Riposo: per favorire il recupero.
Sesta malattia
Anche la sesta è autolimitante e non necessita di trattamenti antivirali. Si consiglia:
- Antipiretici (paracetamolo o ibuprofene): per controllare la febbre alta.
- Idratazione: per prevenire la disidratazione, soprattutto durante i giorni di febbre.
- Attenzione alle convulsioni febbrili: in caso di febbre molto alta nei bambini piccoli.
Quando consultare il medico?
Sebbene entrambe le malattie siano generalmente innocue, è importante consultare il pediatra se:
- La febbre supera i 39°C e non diminuisce con gli antipiretici.
- Il bambino mostra segni di disidratazione (labbra secche, pannolini asciutti).
- Compaiono sintomi insoliti come difficoltà respiratorie o convulsioni.
- L’esantema non migliora dopo una settimana.
Prevenzione: è possibile evitare il contagio?
Non esistono vaccinip per queste malattie, ma alcune misure possono ridurre il rischio di infezione:
- Lavare frequentemente le mani, soprattutto dopo aver toccato superfici condivise.
- Evitare il contatto diretto con persone malate.
- Mantenere il bambino a casa durante la fase contagiosa.
Riconoscerle può sembrare complicato, ma osservando attentamente i sintomi e il decorso è possibile distinguerle. Entrambe sono generalmente innocue e si risolvono spontaneamente, ma un’attenta gestione dei sintomi è fondamentale per garantire il benessere del bambino.
Se hai dubbi o il tuo bambino presenta sintomi preoccupanti, non esitare a contattare il pediatra per una valutazione accurata.